Ti racconto, a volte mi capita di sentirmi ferito, di portare dentro un peso, un rancore per qualcosa che mi è stato fatto. So che non fa bene, che questo rimuginare sul passato, questo serbare rancore, avvelena l'anima, e non solo quella, ma tutto me stesso. Eppure, a volte, ci casco lo stesso.
Però poi mi ricordo che perdonare è quello che Dio vuole da me, perché sa quanto bene fa al mio cuore. Perdonare non è umiliarsi, anzi, è un atto di coraggio, è la chiave per vivere davvero liberi.
Se qualcuno mi ha ferito, devo perdonare. E se sono stato io a ferire, devo chiedere perdono. Non posso lasciare che l'amarezza prenda il sopravvento, che il risentimento metta radici dentro di me. Dio mi ha perdonato, e così devo fare anch'io, per sentire davvero il suo amore immenso.
Certo, è normale sentirsi male quando il nostro orgoglio è ferito, quando subiamo un torto. Ma mi torna sempre in mente Gesù sulla croce: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23:34). Se ci è riuscito Lui, posso farcela anch'io.
Non vendicatevi contro chi vi fa del male, ma cercate sempre di fare il bene tra voi e con tutti.
Non vendicatevi e non conservate rancore contro i membri del vostro popolo. Ciascuno di voi deve amare il suo prossimo come se stesso. Io sono il Signore.
Sopportatevi a vicenda: se avete motivo di lamentarvi degli altri, siate pronti a perdonare, come il Signore ha perdonato voi.
Fate attenzione che nessuno si allontani dalla grazia di Dio. Nessuno diventi come una pianta velenosa che cresce e fa male a molti.
«Non giudicate e Dio non vi giudicherà. Non condannate gli altri e Dio non vi condannerà. Perdonate e Dio vi perdonerà.
Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno». I soldati intanto si divisero le vesti di Gesù, tirandole a sorte.
E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate: perché anche Dio vostro Padre che è in cielo perdoni a voi i vostri peccati. [
Fate sparire dalla vostra vita l’amarezza, lo sdegno, la collera. Evitate le urla, la maldicenza e le cattiverie di ogni genere.
Siate buoni gli uni con gli altri, pronti sempre ad aiutarvi; perdonatevi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi, per mezzo di Cristo.
Invece uno che lavora per il Signore non deve essere litigioso. Si mostri gentile con tutti, capace di insegnare, paziente di fronte alle offese.
«Perché, se voi perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è in cielo perdonerà anche a voi.
Ma se non perdonerete agli altri il male che hanno fatto, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Quando lo offendevano, non restituiva le offese; quando lo facevano soffrire, non parlava di vendetta, ma aveva fiducia in Dio che giudica con giustizia.
Chi ama è paziente e generoso. Chi ama non è invidioso non si vanta non si gonfia di orgoglio.
Chi ama è rispettoso non cerca il proprio interesse non cede alla collera dimentica i torti.
Ormai Esaù odiava Giacobbe a causa della benedizione che suo padre gli aveva data. Pensava di ucciderlo e diceva fra sé: «Aspetto solamente che sia morto mio padre».
Dopo che il padre era morto, i fratelli di Giuseppe parlarono tra di loro: «Ora Giuseppe potrebbe incominciare a trattarci male, dicevano, vorrà vendicarsi di tutto il male che gli abbiamo fatto».
Cominciare un litigio è come forare una diga; prima che scoppi la rissa, abbandona il campo.
Non dire: «Farò a lui quel che ha fatto a me, rendo a ciascuno secondo le sue azioni».
Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere.
Così lo farai arrossire di vergogna e il Signore ti ricompenserà.
Se un tuo superiore si adira contro di te, tu resta fermo al tuo posto. La calma fa evitare gravi sbagli.
Io invece cancellerò le tue colpe, perché così voglio, e non mi ricorderò più dei tuoi peccati.
Chi è senza fede e senza legge cambi mentalità; chi è perverso rinunzi alla sua malvagità! Tornate tutti al Signore, ed egli avrà pietà di voi! Tornate al nostro Dio che perdona con larghezza!
Nessuno dovrà più insegnare agli altri o dire al fratello: Cerca di conoscere il Signore. Perché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande. Io perdonerò le loro colpe e non mi ricorderò più dei loro peccati. Io, il Signore, lo prometto».
Nessun dio è come te, Signore: tu cancelli le nostre colpe, perdoni i nostri peccati. Per amore dei sopravvissuti del tuo popolo, non resti in collera per sempre ma gioisci nel manifestare la tua bontà.
Avrai di nuovo pietà di noi: calpesterai le nostre colpe e getterai i nostri peccati in fondo al mare.
«Sapete che nella *Bibbia è stato detto ai nostri padri: Non uccidere. Chi ucciderà sarà portato davanti al giudice.
Ma io vi dico: anche se uno va in collera contro suo fratello sarà portato davanti al giudice. E chi dice a suo fratello: “Sei un cretino” sarà portato di fronte al tribunale superiore. Chi gli dice: “Traditore” sarà condannato al fuoco dell'inferno.
«Perciò, se stai portando la tua offerta all’*altare di Dio e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te,
lascia lì l’offerta davanti all’altare e vai a far pace con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.
«Sapete che nella Bibbia è stato detto: Occhio per occhio, dente per dente.
Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l’altra.
«Sapete che è stato detto: Ama i tuoi amici e odia i tuoi nemici.
Ma io vi dico: amate anche i vostri nemici, pregate per quelli che vi perseguitano.
«Non giudicate e Dio non vi giudicherà.
Chi gli darebbe un serpente se chiede un pesce?
Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, a maggior ragione il Padre vostro che è in cielo darà cose buone a quelli che gliele chiedono!».
«Fate anche agli altri tutto quel che volete che essi facciano a voi: così comanda la *legge di Mosè e così hanno insegnato i profeti».
«Entrate per la porta piccola! Perché grande è la porta e larga è la strada che conduce alla morte, e sono molti quelli che ci entrano.
Al contrario, piccola è la porta e stretta è la strada che conduce alla vita, e sono pochi quelli che la trovano».
«Attenti ai falsi *profeti! Quando vi vengono incontro, all’apparenza sembrano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci.
Li riconoscerete dalle loro azioni. «Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio?
Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi.
Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni.
Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco.
Egli infatti vi giudicherà con lo stesso criterio che usate voi per giudicare gli altri. Con la stessa misura con la quale voi trattate gli altri, Dio tratterà voi.
Allora Pietro si avvicinò a Gesù e gli domandò: — Signore, quante volte dovrò perdonare a un mio fratello che mi fa del male? Fino a sette volte?
Rispose Gesù: — No, non dico fino a sette volte, ma fino a settanta volta sette!
Dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te”.
«Poi, pieno di collera, lo fece mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto il debito».
E Gesù aggiunse: «Così il Padre mio che è in cielo farà con ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello».
«Ma a voi che mi ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.
Benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi fanno del male.
«Voi invece amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare di ricevere in cambio: allora la vostra ricompensa sarà grande: sarete veramente figli di Dio che è buono anche verso gli ingrati e i cattivi.
Siate anche voi pieni di bontà, così come Dio, vostro Padre, è pieno di bontà».
perdonaci i nostri peccati perché anche noi perdoniamo a chi ci ha offeso, e fa’ che non cadiamo nella tentazione».
State bene attenti! «Se un tuo fratello ti fa del male, tu rimproveralo! Se poi si pente di quel che ha fatto, tu perdonalo!
«Così succederà anche nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà.
In quel momento, se qualcuno si troverà sulla terrazza di casa sua non scenda a pianterreno a prendere le sue cose. Se uno si troverà nei campi a lavorare non torni indietro.
Ricordatevi come finì la moglie di Lot!
Se uno farà di tutto per mettere in salvo la propria vita la perderà. Chi invece è pronto a sacrificare la propria vita la riavrà di nuovo.
«Io vi dico: Quella notte quando tornerà il Figlio dell'uomo, se due persone si troveranno nello stesso letto, una sarà presa e l’altra lasciata.
Se due donne si troveranno insieme a macinare il grano, una sarà presa e l’altra sarà lasciata». [
]
I discepoli allora gli chiesero: — Signore, queste cose dove accadranno? Gesù rispose loro: — Dove c’è un cadavere, là si radunano anche gli avvoltoi.
E se anche ti fa del male sette volte al giorno e sette volte al giorno torna da te a chiederti scusa, tu perdonalo».
Io vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato!
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri».
Cristo invece è morto per noi, quando eravamo ancora peccatori: questa è la prova che Dio ci ama.
Chiedete a Dio di benedire quelli che vi perseguitano; di perdonarli, non di castigarli.
Non rendete a nessuno male per male. Preoccupatevi di fare il bene dinanzi a tutti.
Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.
Non vendicatevi, carissimi, ma lasciate agire la collera di Dio, perché nella Bibbia si legge: A me la vendetta, dice il Signore, darò io il contraccambio.
Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere. Comportati così, e lo farai arrossire di vergogna.
Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.
Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E tu, perché disprezzi tuo fratello? Tutti dovremo presentarci di fronte a Dio, per essere giudicati da lui.
Smettiamo allora di giudicarci a vicenda. Non fate nulla che possa essere occasione di caduta o di scandalo per un vostro fratello.
Se qualcuno mi ha fatto soffrire, ha fatto soffrire anche tutti voi.
È sufficiente per lui il castigo che la maggioranza di voi gli ha dato.
Ora, invece, dovete piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché la troppa tristezza non lo porti alla disperazione.
Perciò v’invito ad agire in modo da dimostrargli il vostro amore.
Se perdonate a qualcuno, anch’io gli perdono. E quando perdono, se ho qualche cosa da perdonare, lo faccio per amor vostro, davanti a Cristo.
Noi conosciamo le intenzioni di *Satana e non vogliamo essere le sue vittime.
Perché chi ubbidisce a quest’unico comandamento: Ama il prossimo tuo come te stesso, mette in pratica tutta la *Legge.
Se invece vi comportate come bestie feroci, mordendovi e divorandovi tra voi, fate attenzione: finirete per distruggervi gli uni gli altri.
Tutti possiamo vedere quali sono i risultati di una vita egoista: immoralità, corruzione e vizio,
Ascoltatemi bene. Ve lo dico io, Paolo: se vi fate circoncidere, *Cristo non vi servirà a nulla.
idolatria, magia, odio, litigi, gelosie, ire, intrighi, divisioni,
invidie, ubriachezze, orge e altre cose di questo genere. Io ve l’ho già detto prima e ve lo dico di nuovo: quelli che si comportano in questo modo non avranno posto nel *regno di Dio.
Lo Spirito invece produce: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà,
mansuetudine, dominio di sé. La Legge, certo, non condanna quelli che si comportano così.
Siate sempre umili, cordiali e pazienti; sopportatevi l’un l’altro con amore;
Voi invece non avete imparato niente di simile quando avete conosciuto Cristo
se, come è vero, proprio di lui avete sentito parlare e siete stati istruiti nella sua verità.
Allora sapete cosa dovete fare: la vostra vecchia vita, rovinata e ingannata dalle passioni, dovete abbandonarla, così come si mette via un vestito vecchio;
e invece dovete lasciarvi rinnovare cuore e spirito,
diventare uomini nuovi creati simili a Dio, per vivere nella giustizia, nella santità e nella verità.
Perciò, basta con le menzogne! Come insegna la Bibbia, ciascuno dica la verità al suo prossimo, perché noi tutti formiamo un unico corpo.
E se vi arrabbiate, attenti a non peccare: la vostra ira sia spenta prima del tramonto del sole.
Non date spazio al *diavolo.
Se qualcuno rubava, ora non rubi più: anzi si dia da fare, lavorando onestamente con le proprie mani, per avere la possibilità di aiutare chi si trova nel bisogno.
Nessuna parola cattiva deve mai uscire dalla vostra bocca; piuttosto, quando è necessario, dite parole buone, che facciano bene a chi le ascolta.
cercate di conservare, per mezzo della pace che vi unisce, quella unità che viene dallo *Spirito Santo.
E se vi arrabbiate, attenti a non peccare: la vostra ira sia spenta prima del tramonto del sole.
Non date spazio al *diavolo.
Nessuna parola cattiva deve mai uscire dalla vostra bocca; piuttosto, quando è necessario, dite parole buone, che facciano bene a chi le ascolta.
cercate di conservare, per mezzo della pace che vi unisce, quella unità che viene dallo *Spirito Santo.
Non rendete triste lo *Spirito Santo che Dio ha messo in voi come un sigillo, come garanzia per il giorno della completa liberazione.
Fate sparire dalla vostra vita l’amarezza, lo sdegno, la collera. Evitate le urla, la maldicenza e le cattiverie di ogni genere.
Siate buoni gli uni con gli altri, pronti sempre ad aiutarvi; perdonatevi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi, per mezzo di Cristo.
Non fate nulla per invidia e per vanto, anzi, con grande umiltà, stimate gli altri migliori di voi.
perché ha sfiorato la morte lavorando per Cristo. Egli infatti ha rischiato la vita per darmi quell’aiuto che voi stessi non potevate prestare.
Badate agli interessi degli altri e non soltanto ai vostri.
Fate ogni cosa senza lamentarvi e senza tante discussioni.
Sarete così autentici figli di Dio e vivrete senza colpa e con semplicità in un mondo di uomini perversi e malvagi. In mezzo a loro risplendete come stelle nel cielo,
Adesso, invece, buttate via tutto: l’ira, le passioni, la cattiveria, le calunnie e le parole volgari.
Ora voi siete il popolo di Dio. Egli vi ha scelti e vi ama. Perciò abbiate sentimenti nuovi: di misericordia, di bontà, di umiltà, di pazienza, e di dolcezza.
Sopportatevi a vicenda: se avete motivo di lamentarvi degli altri, siate pronti a perdonare, come il Signore ha perdonato voi.
Al di sopra di tutto ci sia sempre l’amore, perché soltanto l’amore tiene perfettamente uniti.
Questa mia raccomandazione ha uno scopo: vuole far sorgere quell’amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera.
Invece uno che lavora per il Signore non deve essere litigioso. Si mostri gentile con tutti, capace di insegnare, paziente di fronte alle offese.
Deve saper rimproverare con dolcezza quelli che gli si mettono contro, con la speranza che Dio darà anche a questa gente l’occasione di cambiare vita e di conoscere la verità.
Così ritroveranno il buon senso, si libereranno dalla trappola del *demonio che li aveva presi per farli ubbidire alla sua volontà.
Noi infatti conosciamo chi è colui che dice nella *Bibbia: Io farò vendetta! Io castigherò chi ha fatto il male! E la Bibbia dice anche: Il Signore giudicherà il suo popolo.
Cercate di essere in pace con tutti e di vivere come piace a Dio. Altrimenti nessuno di voi potrà vedere il Signore.
Fate attenzione che nessuno si allontani dalla grazia di Dio. Nessuno diventi come una pianta velenosa che cresce e fa male a molti.
Voi non vi siete avvicinati a una montagna terrena, come fece il popolo d'Israele: là c’era un fuoco ardente, oscurità, tenebre e tempesta;
squilli di tromba e suono di parole. Il popolo udiva e chiedeva a Dio di non far più sentire la sua voce.
Dunque fate attenzione! Non rifiutate di ascoltare colui che vi parla. Quelli che non vollero ascoltare chi li avvertiva sulla terra, furono condannati. A maggior ragione saremo condannati noi se volteremo le spalle a colui che ci parla dal cielo.
Ricordate una cosa, fratelli carissimi: ognuno deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare e lento a lasciarsi prendere dalla collera.
Fratelli miei, quando dovete sopportare prove di ogni genere, rallegratevi.
Chi è in collera non può compiere ciò che è giusto secondo Dio.
Se invece il vostro cuore è pieno di amara gelosia e di voglia di litigare, fate a meno di vantarvi e non dite menzogne che offendono la verità.
Una saggezza di questo genere non viene da Dio: è sapienza di questo mondo, materiale, diabolica.
Infatti dove regnano la gelosia e la voglia di litigare, ci sono disordini e cattiverie di ogni genere.
Da dove vengono le lotte e i contrasti che ci sono tra di voi? Vengono dalle passioni che continuamente si agitano e combattono dentro di voi.
Abbassatevi davanti al Signore, ed egli vi solleverà.
Fratelli, non parlate male gli uni degli altri. Chi parla male di un fratello o lo giudica, è come se parlasse male della legge di Dio e la giudicasse. Ora, se ti metti a giudicare la legge di Dio, sei uno che giudica e non sei più uno che ubbidisce alla Legge.
C’è uno solo che dà la Legge agli altri e può giudicare: Dio. Egli può salvare e distruggere. Ma chi sei tu che pretendi di giudicare il tuo prossimo?
Ascoltate, voi che dite: Oggi o domani andremo in quella città e ci fermeremo un anno; faremo affari e guadagneremo molto.
In realtà voi non sapete cosa accadrà domani, e come sarà la vostra vita. Non siete altro che fumo; un fumo che per un po’ si vede e poi scompare.
Fareste meglio a dire: Se il Signore vuole, noi vivremo e faremo questo e quest’altro.
Invece continuate a vantarvi e a fare gli orgogliosi. Ma questo genere di superbia è sempre un male.
Allo stesso modo, se uno sa di dovere fare il bene e non lo fa, commette peccato.
Voi desiderate qualcosa, e se non potete averla, allora siete pronti a uccidere. Voi avete voglia di qualcosa, e se non riuscite a ottenerla, allora vi mettete a lottare e a far guerra. In realtà, voi non ottenete ciò che desiderate, perché non sapete chiederlo a Dio.
E se anche chiedete, voi non ricevete niente perché le vostre intenzioni sono cattive: volete sprecare tutto nei vostri piaceri.
Fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, perché il Signore non vi condanni. Il giudice sta per venire!
Infine, fratelli, ci sia perfetta concordia tra voi: abbiate compassione, amore e misericordia gli uni verso gli altri. Siate umili.
Non fate il male a chi vi fa del male, non rispondete con insulti a chi vi insulta; al contrario, rispondete con buone parole, perché anche Dio vi ha chiamati a ricevere le sue benedizioni.
Soprattutto vogliatevi molto bene tra voi, perché l’amore cancella una grande quantità di peccati.
Così anche voi, giovani. Siate ubbidienti a quelli che sono più anziani di voi. E tutti siate sempre umili, pronti a servire gli altri, perché la *Bibbia dice: Dio si mette contro i superbi ma è generoso con gli umili.
Dunque, piegatevi sotto la potente mano di Dio, perché egli vi innalzi al momento opportuno.
Chi odia suo fratello vive nelle tenebre e cammina nel buio. Non sa in che direzione va, perché il buio gli impedisce di vedere.
Chi odia il suo prossimo è un assassino. Voi lo sapete: se uno uccide il prossimo, la vita eterna non rimane in lui.
Miei cari, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore viene da Dio. Chi ha quest’amore è diventato figlio di Dio e conosce Dio.
Chi non ha quest’amore, non conosce Dio, perché Dio è amore.
Se uno dice: «Io amo Dio» e poi odia suo fratello, è bugiardo. Infatti se uno non ama il prossimo che si vede, non può amare Dio che non si vede.
Ma il comandamento che Dio ci ha dato è questo: chi ama Dio deve amare anche i fratelli.
E questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ha dato a noi l’incarico di portare altri alla riconciliazione con lui.
Così Dio ha riconciliato il mondo con sé per mezzo di Cristo: perdona agli uomini i loro peccati e ha affidato a noi l’annunzio della riconciliazione.
Fratelli, vivete nella gioia, correggetevi, incoraggiatevi, andate d'accordo, vivete in pace. E Dio che dà amore e pace sarà con voi.
Cristo è morto per noi e noi siamo liberati; i nostri peccati sono perdonati. Questa è la ricchezza della grazia di Dio,
Noi eravamo suoi nemici, eppure Dio ci ha riconciliati a sé mediante la morte del Figlio suo; a maggior ragione ci salverà mediante la vita di Cristo, dopo averci riconciliati.
«Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. «Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò.
Ma il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio”.
«Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: “Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l’anello al dito e dategli un paio di sandali.
Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno,
perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l’ho ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Canto dei pellegrini. Di Davide. Guarda come è bello e piacevole che i fratelli vivano insieme.
«Se un tuo fratello ti fa del male, va’ da lui e mostragli il suo errore, ma senza farlo sentire ad altri. Se ti ascolta, avrai ricuperato tuo fratello.
Se invece riconosciamo apertamente i nostri peccati, Dio li perdonerà, perché egli mantiene la sua parola. Egli ci libererà da tutte le nostre colpe, perché è buono.
Ma sia ben chiaro — dice il Signore — anche se per i vostri peccati siete rossi come il fuoco, vi farò diventare bianchi come la neve e puri come la lana.
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna.