So che a volte, quando la vita ci mette di fronte a problemi e difficoltà, ci sentiamo sopraffatti dalle emozioni e rischiamo di dimenticare le promesse di Dio. Ma proprio in questi momenti di incertezza, voglio ricordarti che Dio è sempre con noi e ha il controllo di tutto.
Non dubitare mai della Sua bontà, ma abbi fiducia nel Suo amore e nella Sua cura. Anche quando attraversiamo momenti difficili, possiamo trovare rifugio nella Sua protezione. Lui ci ha promesso che sarà con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
Come ci ricorda la Sua Parola: "Insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente" (Matteo 28,20).
Il Signore è buono, è un rifugio sicuro nel giorno della sventura. Egli si prende cura di quelli che si rifugiano in lui
Nessun’arma potrà colpirti; tu saprai difenderti da ogni accusa mossa contro di te in tribunale. Io difendo i miei servi e assicuro loro la vittoria». Il Signore ha parlato.
Siate forti e coraggiosi; non spaventatevi e non abbiate paura davanti a quei popoli: il Signore, vostro Dio, vi accompagna, non vi lascerà e non vi abbandonerà!».
Non angustiatevi di nulla, ma rivolgetevi a Dio, chiedetegli con insistenza ciò di cui avete bisogno e ringraziatelo. È la pace di Dio, che è più grande di quanto si possa immaginare, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in *Cristo Gesù.
«Ricordati che devi essere forte e coraggioso. Non te l’ho forse ordinato? Io, il Signore tuo Dio, sarò con te, dovunque andrai. Perciò non avere paura e non perderti mai di coraggio».
«Finché vivrai nessuno potrà fermarti, perché io sarò con te, come sono stato con Mosè, non ti lascerò e non ti abbandonerò mai.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse il dolore o l’angoscia? La persecuzione o la fame o la miseria? I pericoli o la morte violenta?
Avere poco ma rispettare il Signore è meglio che possedere ricchezze ma non aver pace.
Lodate il Signore, voi che credete in lui; glorificatelo, figli di Giacobbe; adoratelo, gente d'Israele.
Tu che trovi rifugio nell’Altissimo, trascorri la notte sotto la sua protezione, di’ al Signore, l’Onnipotente: «Tu sei mia difesa e salvezza. Sei il mio Dio: in te confido!». e non ti accadrà nulla di male, nessuna disgrazia toccherà la tua casa. Il Signore darà ordine ai suoi angeli di proteggerti ovunque tu vada. Essi ti porteranno sulle loro mani e tu non inciamperai contro alcuna pietra. Camminerai su leoni e vipere, metterai sotto i tuoi piedi leoncelli e draghi. «Egli si affida a me — dice il Signore — lo libererò, lo proteggerò, perché mi conosce. Quando mi invocherà, gli risponderò. Sarò con lui in ogni pericolo, lo salverò e lo renderò onorato. Gli donerò una vita lunga e piena, gli farò provare la mia salvezza». È vero: il Signore ti libererà dalle trappole dei tuoi avversari, dalla peste malefica. Ti darà riparo sotto le sue ali, in lui troverai rifugio, la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza.
Anche se andassi per la valle più buia, di nulla avrei paura, perché tu resti al mio fianco, il tuo bastone mi dà sicurezza.
Ma io benedico chi ha fiducia in me e cerca in me la sua sicurezza. Egli sarà come un albero trapiantato vicino a un fiume che stende le sue radici fino all’acqua. Non dovrà temere quando viene il caldo, perché le sue foglie resteranno verdi. Neppure un anno di siccità gli farà danno: continuerà a produrre i suoi frutti.
Egli mi offre un rifugio anche in tempi difficili; mi nasconde nella sua tenda, sulla roccia mi mette al sicuro.
«Se muoio e finisco nella tomba, che vantaggio ne avrai? I morti non possono più lodarti, non proclamano la tua fedeltà.
Esdra aggiunse: «Dovete far festa, preparate un pranzo con buone carni e buon vino e mandate una porzione a chi non ne ha. Oggi è un giorno consacrato al Signore. Non dovete essere tristi, perché la gioia che viene dal Signore vi darà forza».
Il fico non germoglia più, le vigne non danno più uva, gli ulivi non producono niente. I campi non forniscono raccolto, le greggi scompaiono dai recinti, i buoi dalle stalle. Ma io trovo la mia gioia nel Signore, sono felice perché Dio è il mio salvatore.
Il suo sguardo affronta i malvagi, e ne cancella perfino il ricordo. Il Signore ascolta chi lo invoca e lo libera da tutte le sue angustie.
Viene dal Signore la salvezza dei giusti: è lui che li protegge nei tempi difficili. Il Signore sia la tua gioia: egli esaudirà i desideri del tuo cuore. Il Signore li aiuta, li salva, e li libera dai malvagi. Li salva perché in lui si sono rifugiati.
Per il direttore del coro. Salmo di Davide. Nella grande assemblea ho annunziato la salvezza, non ho chiuso la bocca, Signore, lo sai! Non ho tenuto per me la tua salvezza; ho detto che sei fedele e aiuti. Nella grande assemblea non ho taciuto la tua verità e il tuo amore. Signore, non privarmi della tua misericordia; il tuo amore e la tua verità mi proteggano sempre. Mi sommergono molti mali, non li posso neppure contare. Le mie colpe mi opprimono, e non vedo più nulla. Sono più numerose dei miei capelli: ho perso ogni coraggio. Corri, Signore, in mio aiuto; Signore, vieni presto a salvarmi. Siano tutti umiliati e coperti di infamia quelli che attentano alla mia vita; si diano alla fuga pieni di vergogna quelli che godono della mia rovina. Siano sconvolti e confusi quelli che mi dicono: «Ti sta bene». Gioiscano e si rallegrino tutti quelli che ti cercano. Dicano sempre: «Grande è il Signore!» quelli che amano la tua salvezza. Io sono povero e misero, ma il Signore pensa a me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; mio Dio, non tardare! Ho continuato a sperare nel Signore: si è chinato verso di me e ha ascoltato il mio lamento.
Torna il ricordo e mi sento venire meno: camminavo verso il tempio, la casa di Dio, tra i canti di una folla esultante e festosa.
A parole è dolce e gentile, ma in cuor suo prepara la guerra. I suoi discorsi sembrano lisci come l’olio; in realtà feriscono come pugnali.
I miei nemici mi perseguitano senza tregua; sono molti quelli che mi combattono, o Altissimo.
Per il direttore del coro. Sulla melodia «Non distruggere». Poema di Davide. Si riferisce a quando Davide fuggì da Saul e andò nella caverna.
Ascolta, o Dio, il mio lamento, accogli la mia preghiera: sull’orlo dell’abisso grido a te col cuore in angoscia; conducimi tu sulla rupe per me troppo alta.
Per il direttore del coro. Su melodia di Iedutùn. Salmo di Davide. Gli uomini sono un soffio di vento, gli esseri umani sono ingannevoli: se salgono insieme sulla bilancia pesano meno di un soffio. Non abbiate fiducia nella violenza, non riponete nella rapina vane speranze; anche se cresce la ricchezza, ad essa non attaccate il cuore. Dio ha parlato, molte volte l’ho udito: «A Dio appartiene il potere». Tu solo, Signore, sei fedele, ricompensi ciascuno secondo le sue azioni. Soltanto in Dio trovo riposo, da lui viene la mia salvezza.
Tu mi hai fatto provare dolori e disgrazie. Ma di nuovo mi darai vigore, mi farai risalire dall’abisso della morte. Accrescerai la mia grandezza, ti volgerai a me e mi darai conforto.
Anche se il corpo e la mente vengono meno, tu sei la roccia della mia vita, la mia ricchezza per sempre, o Dio.
Canto. Salmo dei figli di Core. Per il direttore del coro. Su tonalità melanconica. Da cantare. Poema cantato di Eman l’Ezraita. Nel dolore si spengono i miei occhi. Tutto il giorno continuo a chiamarti, tendo verso di te le mie mani. Farai forse un miracolo in favore dei morti? le loro ombre si alzeranno mai a lodarti? Si parla forse della tua bontà nella tomba, della tua fedeltà nel mondo dei morti? Chi può vedere i tuoi prodigi nella notte senza fine? la tua generosità nella terra dell'oblio? Ma io ti chiedo aiuto, Signore, fin dal mattino giunge a te la mia preghiera. Perché mi respingi, Signore? perché nascondi il tuo volto? Dall’infanzia sono infelice, segnato dalla morte, sfinito sotto il peso dei tuoi terrori. Su di me passa il tuo furore, i tuoi spaventi mi annientano. Come acqua mi sommergono tutto il giorno, da ogni parte mi avvolgono. Hai fatto fuggire da me tutti gli amici, mi fanno compagnia solo le tenebre. Signore, mio Dio, mio Salvatore, io grido a te giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, non chiudere l’orecchio al mio pianto.
Tu che trovi rifugio nell’Altissimo, trascorri la notte sotto la sua protezione, di’ al Signore, l’Onnipotente: «Tu sei mia difesa e salvezza. Sei il mio Dio: in te confido!». e non ti accadrà nulla di male, nessuna disgrazia toccherà la tua casa. Il Signore darà ordine ai suoi angeli di proteggerti ovunque tu vada. Essi ti porteranno sulle loro mani e tu non inciamperai contro alcuna pietra. Camminerai su leoni e vipere, metterai sotto i tuoi piedi leoncelli e draghi. «Egli si affida a me — dice il Signore — lo libererò, lo proteggerò, perché mi conosce. Quando mi invocherà, gli risponderò. Sarò con lui in ogni pericolo, lo salverò e lo renderò onorato. Gli donerò una vita lunga e piena, gli farò provare la mia salvezza».
Quando mi invocherà, gli risponderò. Sarò con lui in ogni pericolo, lo salverò e lo renderò onorato.
Preghiera di un povero che è stanco e sfoga davanti a Dio la sua angoscia. Cenere e lutto sono il mio pane, la mia bevanda è fatta di lacrime. Nella tua ira mi hai afferrato e mi hai gettato lontano. Come ombra della sera svaniscono i miei giorni e io, come erba, inaridisco. Ma tu, Signore, sei re per sempre; sei ricordato in ogni generazione. Sorgi e abbi pietà di Sion; ora è tempo di misericordia: è questo il suo momento! I tuoi servi amano le sue pietre, davanti alle sue rovine provano pietà. I popoli riconosceranno il Signore, tutti i re della terra la sua grandezza, quando avrà ricostruito Sion e apparirà nella sua gloria; quando ascolterà gli indifesi e non disprezzerà la loro preghiera. Questo sia scritto per la generazione futura e un popolo rinnovato loderà il Signore: Signore, ascolta la mia preghiera, il mio grido giunga fino a te.
Nella mia sventura ho gridato al Signore: egli mi ha risposto e mi ha messo al sicuro. Il Signore è con me, non ho paura; che male mi possono fare semplici mortali?
Canto dei pellegrini. Alzo gli occhi verso i monti: chi mi potrà aiutare? L’aiuto mi viene dal Signore che ha fatto cielo e terra.
Se mi trovo nell’angoscia, tu mi fai vivere. Contro l’ira dei miei nemici stendi la mano, la tua destra mi salva.
Signore, non resisto più: fa’ presto, rispondimi. Non rimanere nascosto, senza di te sono come chi scende nella tomba. Al mattino fammi scoprire la tua bontà, perché in te, Signore, io confido. Mostrami il cammino da seguire, perché a te mi rivolgo.
Confida nel Signore con tutto il cuore, non appoggiarti sulle tue convinzioni. In tutto quel che fai ricordati del Signore ed egli ti indicherà la via giusta.
Il Signore protegge come una fortezza potente, a lui ricorre il giusto e si trova al sicuro.
Sei stato un rifugio per il debole, un sostegno per il povero nell’angoscia, un riparo contro la tempesta, un’ombra contro il calore infuocato del giorno. Invece la violenza dei tiranni è come una tempesta invernale;
Dite agli scoraggiati: «Siate forti, non abbiate timore! Il vostro Dio viene a liberarvi, viene a punire i vostri nemici».
Egli dà energia a chi è affaticato e rende forte il debole. Una voce grida: «Preparate nel deserto una via per il Signore, tracciate nella steppa una strada per il nostro Dio! Perfino i giovani si stancano, anche i più forti vacillano e cadono; ma tutti quelli che confidano nel Signore ricevono forze sempre nuove: camminano senza affannarsi, corrono senza stancarsi, volano con ali di aquila.
Non temere, io sono con te. Non preoccuparti, io sono il tuo Dio. Ti rendo forte, ti aiuto, ti proteggo con la mia mano invincibile.
Io sono il Signore tuo Dio, io ti prendo per mano e ti dico: Non temere, son qui io ad aiutarti!”».
Se tu attraverserai fiumi profondi, io sarò con te: le acque non ti sommergeranno. Se passerai attraverso il fuoco, tu non brucerai: le fiamme non ti consumeranno.
Cielo, grida di gioia! terra, rallegrati! montagne, giubilate! il Signore conforta il suo popolo e ha misericordia per quelli che hanno sofferto.
Dice il Signore: «Sono io che ti conforto, popolo mio! Perché hai paura degli uomini? Hanno la vita breve come l’erba dei prati.
Anche se le montagne cambiano di posto o le colline spariscono, il mio amore per te non cambierà mai, e la felicità che ti prometto non verrà mai meno». Lo dice il Signore che ti ama.
Non aver paura della gente, perché io sono con te a difenderti. Io, il Signore, ti do la mia parola.
Io, il Signore, ho fatto progetti precisi su di voi. Lo dico io, il Signore: sono progetti di benessere, non di sventure perché voglio darvi un futuro pieno di speranza.
la bontà del Signore non è finita, il suo amore non è esaurito, la sua bontà si rinnova ogni mattino, la sua fedeltà è grande.
Perché il Signore non respinge per sempre: anche se fa soffrire, ha compassione nella sua grande bontà. Non prova piacere quando fa soffrire e umilia gli uomini.
Cercherò le pecore perdute, ricondurrò nel gregge quelle andate lontano, fascerò quelle ferite, curerò quelle malate. Ma eliminerò quelle troppo grasse e forti. Io sono un pastore giusto!».
Perciò, non preoccupatevi troppo per il domani: ci pensa lui, il domani, a portare altre pene. Per ogni giorno basta la sua pena».
«Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare. Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace, — Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro? perché quel che vi comando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero».
Allora disse ai tre discepoli: «Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e restate svegli con me».
Poi Gesù disse ai suoi *discepoli: «Per questo io vi dico: Non preoccupatevi troppo del cibo che vi serve per vivere o del vestito che vi serve per coprirvi. La vita infatti è più importante del cibo e il corpo è più importante del vestito. Osservate i corvi: non seminano e non raccolgono, non hanno né dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Ebbene, voi valete molto più degli uccelli! E chi di voi con tutte le sue preoccupazioni può vivere un giorno in più di quello che è stabilito? Se dunque voi non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?
Gesù disse ancora ai suoi *discepoli: «Non siate tristi: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. La pace che io vi do non è come quella del mondo: non vi preoccupate, non abbiate paura.
Vi ho detto tutto questo perché troviate in me la pace. Nel mondo avrete dolori; coraggio, però! Io ho vinto il mondo.
Ma c’è di più: addirittura siamo orgogliosi delle nostre sofferenze, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza. La speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello *Spirito Santo che ci ha dato.
Io penso che le sofferenze del tempo presente non siano assolutamente paragonabili alla gloria che Dio manifesterà verso di noi.
Allo stesso modo, anche lo Spirito viene in aiuto della nostra debolezza, perché noi non sappiamo neppure come dobbiamo pregare, mentre lo Spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono spiegare a parole. Dio, che conosce i nostri cuori, conosce anche le intenzioni dello Spirito che prega per i credenti come Dio desidera.
Noi siamo sicuri di questo: Dio fa tendere ogni cosa al bene di quelli che lo amano, perché li ha chiamati in base al suo progetto di salvezza.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse il dolore o l’angoscia? La persecuzione o la fame o la miseria? I pericoli o la morte violenta? Perciò la Bibbia dice: Per causa tua siamo messi a morte ogni giorno e siamo trattati come pecore portate al macello. Ma in tutte queste cose noi otteniamo la più completa vittoria, grazie a colui che ci ha amati. Io sono sicuro che né morte né vita, né *angeli né altre autorità o potenze celesti, né il presente né l’avvenire, né forze del cielo né forze della terra, niente e nessuno ci potrà strappare da quell’amore che Dio ci ha rivelato in Cristo Gesù, nostro Signore.
Lodiamo Dio, Padre di Gesù Cristo, nostro Signore! Il Padre che ha compassione di noi, il Dio che ci consola. Egli ci consola in tutte le nostre sofferenze, perché anche a noi sia possibile consolare tutti quelli che soffrono, portando quelle stesse consolazioni che egli ci dà.
Siamo oppressi, ma non schiacciati; sconvolti ma non disperati. Siamo perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non distrutti.
Noi dunque non ci scoraggiamo. Anche se materialmente camminiamo verso la morte, interiormente, invece, Dio ci dà una vita che si rinnova di giorno in giorno. La nostra attuale sofferenza è poca cosa e ci prepara una vita gloriosa che non ha l’uguale. E noi concentriamo la nostra attenzione non su quel che vediamo ma su ciò che non vediamo: infatti, quel che vediamo dura soltanto per breve tempo, mentre ciò che non vediamo dura per sempre.
Così diventerete sempre più forti per mezzo della sua gloriosa potenza, resisterete con pazienza di fronte a tutte le difficoltà,
Siate sempre lieti. Pregate continuamente, e in ogni circostanza ringraziate il Signore. Dio vuole che voi facciate così, vivendo uniti a Gesù *Cristo.
Perché Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi; ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza.
Infatti non abbiamo un sommo sacerdote incapace di soffrire con noi per le nostre miserie. Anzi, il nostro sommo sacerdote è stato messo alla prova in tutto, come noi, ma non ha commesso peccato. Dunque accostiamoci con piena fiducia a Dio, re misericordioso, per ricevere misericordia e grazia e per essere aiutati al momento opportuno.
La vostra vita non sia dominata dal desiderio dei soldi. Contentatevi di quel che avete, perché Dio stesso ha detto nella Bibbia: Non ti lascerò, non ti abbandonerò mai. E così anche noi possiamo dire con piena fiducia: Il Signore viene in mio aiuto, non avrò paura. Che cosa mi possono fare gli uomini?
Fratelli miei, quando dovete sopportare prove di ogni genere, rallegratevi. Chi è in collera non può compiere ciò che è giusto secondo Dio. Perciò liberatevi da tutto ciò che è sporco e cattivo. Siate pronti ad accogliere quella parola che Dio fa crescere nel vostro cuore e che ha il potere di portarvi alla salvezza. Non ingannate voi stessi: non accontentatevi di ascoltare la *parola di Dio; mettetela anche in pratica! Chi ascolta la parola ma non la mette in pratica è simile a uno che si guarda allo specchio, vede la sua faccia così com’è, ma poi se ne va e subito dimentica com’era. C’è invece chi esamina attentamente e osserva con fedeltà la legge perfetta di Dio, la quale ci porta alla libertà. Costui non si accontenta di ascoltare la parola di Dio per poi dimenticarla, ma la mette in pratica: per questo egli sarà beato in tutto quel che fa. Se uno crede di essere religioso, ma poi non sa frenare la propria lingua, è un illuso: la sua religione non vale niente. Questa è la religione che Dio Padre considera pura e genuina: prendersi cura degli orfani e delle vedove che sono nella sofferenza, e non lasciarsi sporcare da questo mondo. Sapete infatti che se la vostra fede supera queste prove, voi diventerete forti. Anzi, tendete a una fermezza sempre maggiore, così che voi siate perfetti e completi, sotto ogni aspetto.
In questa attesa siate ricolmi di gioia, anche se ora, per un po’ di tempo, dovete sopportare difficoltà di ogni genere. Anche l’oro, benché sia una cosa che non dura in eterno, deve passare attraverso il fuoco, perché si veda se è genuino. Lo stesso avviene per la vostra fede, che è ben più preziosa dell'oro: è messa alla prova dalle difficoltà, perché si veda se è genuina. Solo così voi riceverete lode, gloria e onore, quando Gesù Cristo si manifesterà a tutti gli uomini.
E anche se qualcuno vi fa soffrire perché fate il bene, beati voi! Non abbiate paura di loro, non lasciatevi spaventare.
Carissimi, non meravigliatevi delle persecuzioni che sono scoppiate in mezzo a voi come un incendio. Non è un fatto strano: è una prova. Piuttosto siate ben contenti di partecipare alle sofferenze di Cristo, perché così potrete essere pieni di gioia anche quando egli manifesterà a tutti gli uomini la sua gloria.
perché chi vive nell’amore di Dio non ha paura. Anzi, l’amore perfetto caccia via la paura. Chi ha paura si aspetta un castigo, e non vive nell’amore di Dio in maniera perfetta.
«Voi avete messo in pratica la mia esortazione e rimanete saldi nella fede: perciò io vi proteggerò quando tutti gli abitanti della terra, fra poco, saranno messi alla prova.
Non avranno più né fame né sete né soffriranno il sole e l’arsura. L’Agnello che è in mezzo al trono avrà cura di loro, come un pastore ha cura delle sue pecore; e li guiderà alle sorgenti dell'acqua che dà vita, e Dio asciugherà ogni lacrima dei loro occhi.
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre».
So come si è comportato, ma io lo guarirò. Lo guiderò e gli darò conforto. Metterò sulle labbra degli afflitti parole di gioia. Io do la vera pace a tutti, lontani e vicini. Guarirò il mio popolo. Lo annunzio io, il Signore.
Nell’angoscia ho invocato il Signore, ho gridato aiuto verso il mio Dio. Dal suo tempio ha udito la mia voce, il mio grido è giunto al suo orecchio.