Nella parola di Dio leggiamo come Egli ci esorta ad aiutare i poveri e a prenderci cura di chi vive in situazioni di vulnerabilità. Il Suo cuore batte per i bisognosi e ci chiede di agire in loro difesa!
Come persone di fede, dobbiamo ricordare che le Scritture sono espressione di saggezza, di correzione, di disciplina, ma anche dell'amore inesauribile di Dio, e in esse il Signore ci parla, invitandoci tutti a dare conforto e aiuto ai poveri e ai bisognosi di questo mondo.
Proverbi 3:27-28[1] dice: "Non negarti di fare il bene a chi ne ha bisogno, quando sei in grado di farlo. Non dire al tuo prossimo: «Va' e torna, domani te lo darò», quando hai con te da dargli". Sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, vediamo il desiderio di Dio che i Suoi figli mostrino compassione verso i poveri e i bisognosi.
Gesù disse che i poveri sarebbero sempre stati con noi, e disse anche che coloro che mostrano misericordia verso i poveri, i malati e i bisognosi, in realtà stanno servendo Gesù stesso (Matteo 25:35-40) e, pertanto, saranno ricompensati.
Per questo, il mio consiglio per te, ora, è di non rifiutarti di fare il bene. Sii un canale di benedizione per tutti coloro che si trovano senza speranza e lascia un'impronta indelebile di amore in questa società così segnata dall'odio e dall'indifferenza.
[1] Proverbi 3:27-28
So essere povero, so essere ricco. Ho imparato a vivere in qualsiasi condizione: a essere sazio e ad aver fame, a trovarmi nell’abbondanza e a sopportare la miseria.
Allora Gesù alzò gli occhi verso i suoi discepoli e disse: «Beati voi, poveri: Dio vi dona il suo regno.
Chi ha compassione del povero fa un prestito al Signore, e il Signore lo ricompenserà.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse il dolore o l’angoscia? La persecuzione o la fame o la miseria? I pericoli o la morte violenta?
tormentato, ma sempre sereno; povero, eppure arricchisco molti. Non ho nulla, eppure possiedo tutto.
Come dice la *Bibbia: Egli dà generosamente ai poveri, la sua generosità dura per sempre.
Ascoltate, fratelli carissimi: Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri, per farli diventare ricchi nella fede e dar loro quel regno che egli ha promesso agli uomini che lo amano.
«Invece, quando offri un banchetto, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi. Allora avrai motivo di rallegrarti, perché questi non hanno la possibilità di ricambiarti l’invito. Dio stesso ti darà la ricompensa alla fine, quando i giusti risorgeranno».
Chi opprime il povero offende il loro Creatore, ma chi ha compassione del debole lo onora.
Giovanni rispondeva: — Chi possiede due abiti ne dia uno a chi non ne ha, e chi ha dei viveri li distribuisca agli altri.
«Si poteva vendere questo unguento per trecento monete d'argento, e poi distribuirle ai poveri!». Io so che l’incarico che ho ricevuto porta la vita eterna. Tutto quello che dico, lo dico come il Padre l’ha detto a me». Non lo disse perché si curava dei poveri, ma perché era ladro: teneva la cassa comune, e prendeva quello che c’era dentro.
«Non tratterrete in modo ingiusto la paga di un povero e di un bisognoso, sia egli un vostro connazionale o uno straniero che vive in una città del vostro paese.
Se do ai poveri tutti i miei averi, se offro il mio corpo alle fiamme, ma non ho amore, non mi serve a nulla.
Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la liberazione ai prigionieri e il dono della vista ai ciechi, per liberare gli oppressi,
Né da giovane, né ora da vecchio, ho mai visto un giusto abbandonato, o i suoi figli costretti a mendicare il pane.
Ci raccomandarono soltanto di ricordarci dei poveri della chiesa di Gerusalemme. E questo ho sempre cercato di farlo.
Se uno ha di che vivere e vede un fratello bisognoso, ma non ha compassione e non lo aiuta, come fa a dire: «Io amo Dio»?
Quest’uomo non ha avuto amore per nessuno, ha perseguitato a morte il povero, il misero e chi era sfiduciato.
«Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, devi restituirglielo prima del tramonto del sole,
Salverà il povero che grida aiuto, il misero che non trova soccorso; avrà pietà del debole e del povero e salverà la loro vita.
Vendete quel che possedete e il denaro datelo ai poveri: procuratevi ricchezze che non si consumano, un tesoro sicuro in cielo. Là i ladri non possono arrivare e la ruggine non lo può distruggere.
tieni lontano da me falsità e menzogna, e dammi quel che è necessario per vivere, senza farmi né ricco né povero. Se fossi ricco potrei rinnegarti pensando di non aver bisogno di te; se fossi povero potrei rubare disubbidendo alla tua volontà.
E Gesù gli rispose: — Per essere perfetto, va’, vendi tutto quello che hai, e i soldi che ricavi dalli ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi, vieni e seguimi.
Dio, il Signore, ha mandato il suo spirito su di me; egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri, per curare chi ha il cuore spezzato, per proclamare la liberazione ai deportati, la scarcerazione ai prigionieri.
C’è chi spende a volontà, eppure arricchisce sempre; c’è chi risparmia più del necessario, eppure impoverisce. Chi è generoso diventa ricco, chi disseta sarà dissetato.
i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono e la salvezza viene annunziata ai poveri.
A quelli che possiedono ricchezze in questo mondo devi raccomandare di non essere orgogliosi. Non mettano la loro speranza in queste ricchezze incerte, ma in Dio: è lui che ci dà tutto con abbondanza, perché noi possiamo farne uso. Facciano il bene, siano ricchi di opere buone, generosi e pronti a mettere in comune quel che possiedono. Così si prepareranno un tesoro sicuro per l’avvenire, per ottenere la vera vita.
Chi deride il povero insulta il suo Creatore, chi gode delle disgrazie altrui sarà punito.
Gesù lo ascoltò, poi gli disse: — Ancora una cosa ti manca: vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!
Se qualcuno ti chiede qualcosa, dagliela. Non voltare le spalle a chi ti chiede un prestito».
Le comunità della *Macedonia e dell'Acaia hanno deciso di fare una colletta per aiutare i poveri della comunità di Gerusalemme.
Sei stato un rifugio per il debole, un sostegno per il povero nell’angoscia, un riparo contro la tempesta, un’ombra contro il calore infuocato del giorno. Invece la violenza dei tiranni è come una tempesta invernale;
«C’era una volta un uomo ricco. Portava sempre vestiti di lusso e costosi e faceva festa ogni giorno con grandi banchetti. Il padrone chiamò l’amministratore e gli disse: “È vero quel che sento dire di te? Presentami i conti della tua amministrazione, perché da questo momento tu sei licenziato”. C’era anche un povero, un certo Lazzaro, che si metteva vicino alla porta del suo palazzo. Era tutto coperto di piaghe e chiedeva l’elemosina. Aveva una gran voglia di sfamarsi con gli avanzi dei pasti di quel ricco. Perfino i cani venivano a leccargli le piaghe. «Un giorno, il povero Lazzaro morì, e gli *angeli lo portarono accanto ad Abramo nella pace. Poi morì anche l’uomo ricco e fu sepolto. Andò a finire all’inferno e soffriva terribilmente. «Alzando lo sguardo verso l’alto, da lontano vide Abramo e Lazzaro che era con lui. «Allora gridò: — Padre Abramo, abbi pietà di me! Di’ a Lazzaro che vada a mettere la punta di un dito nell’acqua e mi rinfreschi la lingua. Io soffro terribilmente in queste fiamme! «Ma Abramo gli rispose: — Figlio mio, ricordati che durante la tua vita hai già ricevuto molti beni, e Lazzaro ha avuto soltanto sofferenze. Ora invece, lui si trova nella gioia e tu soffri terribilmente. Per di più, tra noi e voi c’è un grande *abisso: se qualcuno di noi vuole venire da voi non può farlo; così pure, nessuno di voi può venire da noi. «Ma il ricco disse ancora: — Ti supplico, padre Abramo, almeno manda Lazzaro nella casa di mio padre. Ho cinque fratelli e vorrei che Lazzaro li convincesse a non venire anche loro in questo luogo di tormenti. «Abramo gli rispose: — I tuoi fratelli hanno la *legge di Mosè e gli scritti dei *profeti. Li ascoltino! «Allora l’amministratore pensò: “Che cosa farò ora che il mio padrone mi licenzia? Di lavorare la terra non me la sento e di chiedere l’elemosina mi vergogno. «Ma il ricco replicò: — No, ti supplico, padre Abramo! Se qualcuno dei morti andrà da loro cambieranno modo di vivere. «Alla fine Abramo gli disse: — Se non ascoltano le parole di Mosè e dei profeti non si lasceranno convincere neppure se uno risorge dai morti».
Invano vi alzate presto al mattino, andate a riposare tardi la sera e vi guadagnate il pane con fatica: ai suoi amici il Signore lo dona anche se dormono.
difende la causa dei perseguitati. Il Signore libera i prigionieri, dà il pane agli affamati;
Siate pronti ad aiutare i vostri fratelli quando hanno bisogno, e fate di tutto per essere ospitali.
Vado errando come pecora smarrita. Vieni a cercare questo tuo servo: non dimentico i tuoi comandamenti.
Se in una città della terra che il Signore, vostro Dio, vi dà, ci sarà tra di voi qualche Israelita povero, non sarete di cuore duro e non chiuderete la mano davanti al fratello povero. Anzi, sarete generosi con lui e gli presterete ciò di cui ha bisogno nel suo stato di necessità.
ma nel settimo anno non la lavorerai e la lascerai incolta. Quello che vi crescerà, lo mangeranno i poveri del tuo popolo e quello che rimarrà sarà divorato dalle bestie selvatiche. Devi fare lo stesso per la tua vigna e per il tuo uliveto.
E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di voi. Ricordatevi dei *profeti che hanno parlato per incarico del Signore. Prendeteli come esempio di pazienza e di fedeltà anche nelle sofferenze. Noi diciamo che sono beati quelli che, come loro, hanno saputo resistere. Voi avete sentito parlare della grande pazienza di Giobbe, e sapete quel che il Signore gli ha concesso, alla fine. Sì, il Signore è pieno di misericordia e di compassione. Fratelli, soprattutto non fate giuramenti: né per il cielo né per la terra né in qualunque altro modo. Semplicemente, dite «sì», quando è sì; dite «no», quando è no. Così non sarete condannati da Dio. Se qualcuno di voi è nella sofferenza, preghi. Se invece qualcuno è contento, lodi il Signore cantando salmi. Se qualcuno di voi è malato, chiami i responsabili della comunità. Essi preghino per lui e lo ungano con olio, pregando il Signore. Questa preghiera, fatta con fede, salverà il malato, e il Signore gli darà sollievo. Inoltre, se il malato avesse commesso dei peccati, gli saranno perdonati. Confessatevi a vicenda i vostri peccati e pregate gli uni per gli altri, così che possiate guarire. La preghiera sincera di una persona buona è molto potente. Il profeta Elia era soltanto un uomo, come noi. Egli pregò con insistenza chiedendo che non venisse la pioggia, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò ancora, chiedendo che piovesse, e dal cielo venne la pioggia, e la terra fece crescere i suoi frutti. Fratelli miei, se uno si è allontanato dalla verità e un altro lo riporta sulla giusta strada, Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme. sappiate quel che vi dico: chi aiuta un peccatore ad abbandonare la strada sbagliata lo salverà dalla morte e otterrà per lui il perdono di molti peccati. Il vostro oro e il vostro argento sono pieni di ruggine, e quella ruggine sarà una prova contro di voi: essa vi divorerà come un fuoco. In questi giorni, che sono gli ultimi prima del *giudizio, voi avete accumulato ricchezze. Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il Signore dell'universo.
«Nessuno può servire due padroni: perché, o amerà l’uno e odierà l’altro; oppure preferirà il primo e disprezzerà il secondo. Non potete servire Dio e i soldi».
Due cose ti chiedo, o Dio, non negarmele finché vivo: tieni lontano da me falsità e menzogna, e dammi quel che è necessario per vivere, senza farmi né ricco né povero. Se fossi ricco potrei rinnegarti pensando di non aver bisogno di te; se fossi povero potrei rubare disubbidendo alla tua volontà.
Signore, tu che ascolti i desideri dei poveri: da’ loro coraggio, presta loro attenzione, difendi i diritti dell'orfano e dell'oppresso. Mai più semini terrore l’uomo che è nato dalla terra.
Amatevi gli uni gli altri, come fratelli. Siate premurosi nello stimarvi gli uni gli altri.
Voi conoscete la generosità del Signore nostro Gesù Cristo: per amor vostro, lui che era ricco, si è fatto povero per farvi diventare ricchi con la sua povertà.
«Non tratterrete in modo ingiusto la paga di un povero e di un bisognoso, sia egli un vostro connazionale o uno straniero che vive in una città del vostro paese. Ogni giorno gli darete la sua paga prima che tramonti il sole; egli è povero e ha bisogno della paga. Altrimenti rivolgerà al Signore un’accusa contro di voi e sarete colpevoli».
C’era anche un povero, un certo Lazzaro, che si metteva vicino alla porta del suo palazzo. Era tutto coperto di piaghe e chiedeva l’elemosina. Aveva una gran voglia di sfamarsi con gli avanzi dei pasti di quel ricco. Perfino i cani venivano a leccargli le piaghe.
Felice chi conta sull’aiuto del Dio di Giacobbe e mette ogni sua speranza nel Signore suo Dio. Il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto quello che esiste; mantiene la sua parola,
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi assicuro che difficilmente un ricco entrerà nel regno di Dio. Anzi, vi assicuro che se è difficile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, è ancor più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio».
Saggezza e ricchezza proteggono come l’ombra. Ma la sapienza vale di più perché insegna a vivere.
«Così, se stai andando con il tuo avversario in tribunale, fa’ presto a metterti d'accordo con lui, perché può consegnarti alle guardie per farti mettere in prigione.
la mia lingua si incolli al palato, se non pongo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia.
Chi confida nella sua ricchezza andrà in rovina, ma i giusti sbocceranno come germogli.
Se uno cade, il compagno può aiutarlo. Ma se uno è solo e cade, nessuno lo aiuta a rialzarsi.
Figli miei, vogliamoci bene sul serio, nei fatti. Non solo a parole o con bei discorsi!
Tutto quel che leggiamo nella Bibbia è stato scritto nel passato per istruirci e tener viva la nostra speranza, con la costanza e l’incoraggiamento che da essa ci vengono.
Abbi cura e rispetto per le vedove che sono veramente sole. Se invece una vedova ha dei figli o nipoti, bisogna che questi imparino a mettere in pratica la loro fede prima di tutto verso le persone della propria famiglia. Devono imparare ad aiutare i loro genitori, perché così Dio vuole. La donna che è veramente vedova e non ha nessuno mette la sua speranza in Dio, e giorno e notte gli chiede aiuto con la preghiera.
Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi; perciò, come potrebbe non darci ogni cosa insieme con lui?
Poi scelse Davide come servo, andò a cercarlo nell’ovile del gregge; da custode di pecore, lo fece re d'Israele, pastore del suo popolo. Fu per loro un vero pastore, li guidò con mano sapiente.
«Fate anche agli altri tutto quel che volete che essi facciano a voi: così comanda la *legge di Mosè e così hanno insegnato i profeti».
Poi disse agli altri: — Badate di tenervi lontani dall’ansia delle ricchezze, perché la vita di un uomo non dipende dai suoi beni, anche se è molto ricco.
La vostra vita non sia dominata dal desiderio dei soldi. Contentatevi di quel che avete, perché Dio stesso ha detto nella Bibbia: Non ti lascerò, non ti abbandonerò mai.
Si parlava di lui anche in tutto il territorio della Siria. Gli portavano allora malati di ogni genere, anche indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
«Per digiuno io intendo un’altra cosa: rompere le catene dell'ingiustizia, rimuovere ogni peso che opprime gli uomini, rendere la libertà agli oppressi e spezzare ogni legame che li schiaccia.
Quanto è grande il bene, o Signore, che riservi a chi ti onora. Lo doni sotto gli occhi di tutti a quelli che in te si rifugiano.
Salmo di Davide. Il Signore è il mio pastore e nulla mi manca. Su prati d'erba fresca mi fa riposare; mi conduce ad acque tranquille, mi ridona vigore; mi guida sul giusto sentiero: il Signore è fedele!
Più uno aumenta le ricchezze e più crescono gli scrocconi. L’unica soddisfazione che gli resta è di guardare i suoi soldi.
Che cosa infatti ti fa pensare di essere superiore a un altro? Se hai qualche cosa, non è forse Dio che te l’ha data? E se è Dio che te l’ha data perché te ne vanti come se fossi stato tu a conquistarla?
Se fossi ricco potrei rinnegarti pensando di non aver bisogno di te; se fossi povero potrei rubare disubbidendo alla tua volontà.
Perché, io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato nella vostra casa;
Fratelli, vivete la vostra fede in Gesù *Cristo, nostro Signore glorioso, senza ingiuste preferenze per nessuno.
Griderò con tutte le mie forze: «Nessuno, Signore, è come te: tu liberi il povero dai prepotenti, il misero e il bisognoso da chi li rapina».
Dona con larghezza ai poveri, sarà potente e rispettato; Dio sarà con lui generoso per sempre.
Lo interrogavano infine anche alcuni soldati: — E noi che cosa dobbiamo fare? Giovanni rispose: — Non portate via soldi a nessuno, né con la violenza né con false accuse, ma accontentatevi della vostra paga.
«Il mio popolo è come povera gente assetata, dalla gola riarsa: cerca acqua ma non ne trova. Io, il Signore, esaudirò la loro preghiera. Io, Dio d'Israele, non li abbandonerò mai.
Poi seguiranno sette anni di carestia che cancelleranno in Egitto ogni ricordo dell'abbondanza precedente. La fame consumerà il paese
Lodate il Signore, voi che credete in lui; glorificatelo, figli di Giacobbe; adoratelo, gente d'Israele.
Io penso che le sofferenze del tempo presente non siano assolutamente paragonabili alla gloria che Dio manifesterà verso di noi.
Quest’uomo non ha avuto amore per nessuno, ha perseguitato a morte il povero, il misero e chi era sfiduciato. Gli piaceva maledire: sia lui maledetto! Non voleva benedire: nessuno lo benedica!
allora la luce scaccerà l’oscurità in cui vivi. Se dividi il tuo cibo con chi ha fame e sazi il povero, la luce del pieno giorno ti illuminerà.
Lo Spirito invece produce: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà,
Vi ho sempre mostrato che è necessario lavorare per soccorrere i deboli, ricordandoci di quello che disse il Signore Gesù: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”».
«Non accumulate ricchezze in questo mondo. Qui i tarli e la ruggine distruggono ogni cosa e i ladri vengono e portano via. «Quando dai qualcosa ai poveri, non fare come gli ipocriti, non farlo sapere a tutti. Essi fanno così nelle *sinagoghe e per le strade, perché cercano di essere lodati dalla gente. Ma io vi assicuro che questa è l’unica loro ricompensa. Accumulate piuttosto le vostre ricchezze in cielo. Là, i tarli e la ruggine non le distruggono e i ladri non vanno a rubare. Perché, dove sono le tue ricchezze, là c’è anche il tuo cuore».
Ma dopo che avrete sofferto per un po’ di tempo, Dio vi darà pace. Da lui viene ogni grazia, ed è lui che vi ha chiamati a partecipare alla sua gloria eterna, per mezzo di Cristo. Perciò egli vi renderà stabili e forti, vi metterà su solide fondamenta.
C’è chi spende a volontà, eppure arricchisce sempre; c’è chi risparmia più del necessario, eppure impoverisce.
Gli uomini sono un soffio di vento, gli esseri umani sono ingannevoli: se salgono insieme sulla bilancia pesano meno di un soffio.
I campi dei poveri danno cibo in abbondanza, ma c’è chi muore per mancanza di giustizia.
Allora disse: «Vi assicuro che questa vedova, povera com’è, ha dato un’offerta più grande di quella di tutti gli altri. Quando vedete che mettono le prime foglioline, voi capite che l’estate è vicina. Allo stesso modo, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il *regno di Dio è vicino. Vi assicuro che non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano accadute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!». «Badate bene! Non lasciatevi intontire da orge e ubriachezze! Non abbiate troppe preoccupazioni materiali! Altrimenti diventerete pigri, vi dimenticherete del giorno del *giudizio, e quel giorno vi pioverà addosso improvvisamente. Infatti esso verrà su tutti gli abitanti della terra come una trappola. Voi invece state svegli e pregate in ogni momento. Avrete così la forza di superare tutti i mali che stanno per accadere e potrete presentarvi davanti al *Figlio dell'uomo». Durante il giorno Gesù continuava a insegnare nel *Tempio. Di notte invece usciva dalla città di Gerusalemme e se ne stava all’aperto, sul monte degli Ulivi. Ma già di buon mattino la gente andava nel Tempio per ascoltarlo. Quelli infatti hanno offerto, come dono, quello che avevano d'avanzo, mentre questa donna, povera com’è, ha dato tutto ciò che le rimaneva per vivere».
Se uno ha di che vivere e vede un fratello bisognoso, ma non ha compassione e non lo aiuta, come fa a dire: «Io amo Dio»? Figli miei, vogliamoci bene sul serio, nei fatti. Non solo a parole o con bei discorsi!
Vendevano le loro proprietà e i loro beni e distribuivano i soldi fra tutti, secondo le necessità di ciascuno.
Se dunque Dio rende così belli i fiori dei campi che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione procurerà un vestito a voi, gente di poca fede!
Felice chi conta sull’aiuto del Dio di Giacobbe e mette ogni sua speranza nel Signore suo Dio. Il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto quello che esiste; mantiene la sua parola, difende la causa dei perseguitati. Il Signore libera i prigionieri, dà il pane agli affamati;
Ma io vi dico: non vendicatevi contro chi vi fa del male. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu presentagli anche l’altra.
Non ha più alcuna importanza l’essere Ebreo o pagano, schiavo o libero, uomo o donna, perché uniti a Gesù Cristo tutti voi siete diventati un sol uomo.
Ma tra voi non deve essere così! Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si faccia servitore degli altri. Se uno vuole essere il primo, si faccia servo degli altri. «Perché anche il *Figlio dell'uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto per la liberazione degli uomini».