Capita a tutti di attraversare momenti di dolore e tristezza, e non c'è niente di male o di peccaminoso in questo. Anche Gesù pianse quando seppe della morte del suo amico Lazzaro (Giovanni 11:35).
È importante confidare a Dio ciò che provi in questi momenti di tristezza. Nelle Scritture troviamo pace e conforto, e possiamo permettere che i periodi di angoscia e dolore siano usati per il nostro bene e per quello di chi ha bisogno di vedere che c'è ancora speranza anche in mezzo alle tempeste.
Lascia che Dio sia il tuo rifugio nei momenti più difficili, e vedrai come il Suo amore ti darà forza. Non cercare altrove la consolazione; solo nelle braccia di Gesù troverai la calma di cui la tua anima ha bisogno.
Il Suo conforto ti rianima e ti dà la forza di andare avanti, perché il pianto può durare una notte, ma al mattino arriverà la gioia in Gesù.
Anche nella prova più dolorosa troverei un conforto, farei salti di gioia, perché so che non ho rinnegato i voleri di Dio, il Santo.
Per i malvagi, quante sofferenze! Ma il Signore circonda con la sua bontà quelli che in lui hanno fiducia.
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre».
«Beati siete voi quando vi insultano e vi perseguitano, quando dicono falsità e calunnie contro di voi perché avete creduto in me. Siate lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato in cielo una grande ricompensa: infatti, prima di voi, anche i *profeti furono perseguitati».
Lodate il Signore, voi che credete in lui; glorificatelo, figli di Giacobbe; adoratelo, gente d'Israele.
Hai fatto fuggire i miei amici, ormai faccio loro ribrezzo. Sono in gabbia: non posso più uscire.
Figli miei, per voi io soffro di nuovo i dolori del parto, finché non sarà chiaro che Cristo è in mezzo a voi.
Lodiamo Dio, Padre di Gesù Cristo, nostro Signore! Il Padre che ha compassione di noi, il Dio che ci consola. Egli ci consola in tutte le nostre sofferenze, perché anche a noi sia possibile consolare tutti quelli che soffrono, portando quelle stesse consolazioni che egli ci dà.
Quando le tue parole sono state trovate, le ho divorate. Le tue parole sono diventate la gioia e l’esultanza del mio cuore, perché appartengo a te, Signore, Dio dell'universo.
Io penso che le sofferenze del tempo presente non siano assolutamente paragonabili alla gloria che Dio manifesterà verso di noi.
Vi ho detto tutto questo perché troviate in me la pace. Nel mondo avrete dolori; coraggio, però! Io ho vinto il mondo.
Ma dopo che avrete sofferto per un po’ di tempo, Dio vi darà pace. Da lui viene ogni grazia, ed è lui che vi ha chiamati a partecipare alla sua gloria eterna, per mezzo di Cristo. Perciò egli vi renderà stabili e forti, vi metterà su solide fondamenta.
Infatti, la tristezza che rientra nei piani di Dio fa cambiare vita in modo radicale e porta alla salvezza; invece la tristezza che viene dalle preoccupazioni di questo mondo porta alla morte.
È la pace di Dio, che è più grande di quanto si possa immaginare, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in *Cristo Gesù.
Eppure egli ha preso su di sé i nostri dolori, si è caricato delle nostre sofferenze, e noi pensavamo che Dio lo avesse castigato, percosso e umiliato.
Esdra aggiunse: «Dovete far festa, preparate un pranzo con buone carni e buon vino e mandate una porzione a chi non ne ha. Oggi è un giorno consacrato al Signore. Non dovete essere tristi, perché la gioia che viene dal Signore vi darà forza».
«Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare. Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me. Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace, — Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro? perché quel che vi comando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero».
Dice il Signore: «Sono io che ti conforto, popolo mio! Perché hai paura degli uomini? Hanno la vita breve come l’erba dei prati.
«Finché vivrai nessuno potrà fermarti, perché io sarò con te, come sono stato con Mosè, non ti lascerò e non ti abbandonerò mai.
Il fico non germoglia più, le vigne non danno più uva, gli ulivi non producono niente. I campi non forniscono raccolto, le greggi scompaiono dai recinti, i buoi dalle stalle. Ma io trovo la mia gioia nel Signore, sono felice perché Dio è il mio salvatore.
Anche se andassi per la valle più buia, di nulla avrei paura, perché tu resti al mio fianco, il tuo bastone mi dà sicurezza.
Quando riceviamo una correzione, sul momento, non ci sembra che porti gioia, ma solo tristezza. Più tardi, invece, quelli che sono stati formati dalla correzione ne godono i frutti: la pace e una vita giusta.
La nostra attuale sofferenza è poca cosa e ci prepara una vita gloriosa che non ha l’uguale.
Ma c’è di più: addirittura siamo orgogliosi delle nostre sofferenze, perché sappiamo che la sofferenza produce perseveranza, la perseveranza ci rende forti nella prova, e questa forza ci apre alla speranza. La speranza poi non porta alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello *Spirito Santo che ci ha dato.
anche se fa soffrire, ha compassione nella sua grande bontà. Non prova piacere quando fa soffrire e umilia gli uomini.
«L’uomo, debole fin dalla nascita, vive solo pochi giorni, ma pieni di guai. L’uomo invece muore e così finisce. Una volta morto che cosa rimane di lui? Come un lago prosciugato e come un fiume senz’acqua, l’uomo muore e non risorge più. Non si sveglia più finché dura il cielo; non si alzerà più dal suo sonno». «Signore, desidero che tu mi nasconda nel mondo dei morti; rinchiudimi là, finché dura la tua collera, e dopo ricordati di me. Può un morto tornare a vivere? Io invece aspetterò tempi migliori, aspetterò che finisca il mio turno di guardia. Allora mi chiamerai e io risponderò, sarai soddisfatto di me, tua creatura. Ora tu osservi tutti i miei passi, ma allora non baderai ai miei peccati. Tu li perdonerai e li cancellerai per sempre, mi laverai da tutte le mie colpe». «Come le montagne franano e le rocce si staccano dal loro posto, come l’acqua trascina i ciottoli e la pioggia abbondante porta via la terra, così tu, o Dio, distruggi la speranza dell'uomo. Come un fiore sboccia e poi viene tagliato, egli, come un’ombra, subito svanisce.
Siate sempre lieti. Pregate continuamente, e in ogni circostanza ringraziate il Signore. Dio vuole che voi facciate così, vivendo uniti a Gesù *Cristo.
Anche se il corpo e la mente vengono meno, tu sei la roccia della mia vita, la mia ricchezza per sempre, o Dio.
Del resto tutti quelli che vogliono rimanere fedeli a Dio e uniti a Gesù *Cristo saranno perseguitati.
Dio, il Signore, ha mandato il suo spirito su di me; egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri, per curare chi ha il cuore spezzato, per proclamare la liberazione ai deportati, la scarcerazione ai prigionieri.
A parole è dolce e gentile, ma in cuor suo prepara la guerra. I suoi discorsi sembrano lisci come l’olio; in realtà feriscono come pugnali.
Tutte le difficoltà che avete dovuto affrontare non sono state superiori alle vostre forze. Perché Dio mantiene le sue promesse e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze. Nel momento della tentazione Dio vi dà la forza di resistere e di vincere.
Però il Signore è rimasto con me e mi ha dato la forza: di modo che, anche in quella occasione, io ho potuto annunziare il suo messaggio e farlo ascoltare a tutti quelli che non conoscono Dio. Allora il Signore mi ha liberato dal pericolo estremo. Egli mi libererà ancora da ogni male e mi salverà per farmi entrare nel suo regno eterno. A lui la gloria, per sempre! *Amen.